Intervista a Hyung Jin Moon, Secondo Re di Cheon Il Guk
La sua speranza per la madre e la
provvidenza in Asia
Noi
speravamo che la Madre sarebbe stata umile davanti al Padre e l’avrebbe
innalzato. Se lei fosse come Madre Teresa, si farebbe umile davanti a Cristo e
lo loderebbe e glorificherebbe e condividerebbe tutte le cose profonde e intime
d’amore, tutti i profondi momenti di intimità che ha avuto con lui, tutti quei
bei momenti accanto a lui che le sono stati donati; se lei avesse condiviso
questo, se lo avesse innalzato come il suo salvatore, se l’avesse innalzato
come il suo Messia, riconoscendo che lei è una peccatrice - come dice la
Bibbia, siamo stracci sporchi davanti a Dio - ma poi attraverso Cristo,
attraverso il Padre, è rinata, è stata fatta nuova, era una creatura nuova,
avrebbe potuto stare nella sua posizione con il Padre. Se lei avesse fatto
questo, sarebbe una Vera Madre; sarebbe una Madre che ha realizzato la
perfezione della posizione di oggetto, che è la perfezione di Eva. La
perfezione di Eva non è stare nella posizione di soggetto. Eva non è il
soggetto. La perfezione di Eva è realizzare la perfezione del partner oggetto,
che è elevare il soggetto, amare il soggetto più di chiunque altro. Se lei
avesse fatto questo ci sarebbe stata gloria in tutto il mondo. Il mondo intero
si sarebbe inchinato a lei.
Se
lei avesse avuto questo spirito si sarebbe trovata direttamente dove eravamo
Kook Jin Nim ed io perché quella era la nostra missione, quello era il nostro
scopo; se lei fosse stata lì con noi, noi avevamo già fatto una fondazione
enorme in Oriente, che non era mai stata creata prima. Kook Jon, ad esempio,
aveva già incontrato gli attuali Presidenti del Giappone e della Corea prima
che diventassero Presidenti. Aveva già aiutato numerosi membri dell’élite delle
classi politiche e aveva lavorato con loro educandoli sulla “Strong Korea”. Era
stato invitato a tutti quei grandi eventi a 5 stelle a parlare del motivo per
cui la Corea deve essere una nazione forte. Era già stato ammesso dai top CDO
tra i duecento principali gruppi imprenditoriali conglomerati della Corea; era
stato messo sulla testata della rivista C.O. Per la prima volta nella storia
tutti i nostri business erano redditizi. C’era un cambiamento enorme; tutte le
persone più influenti della Corea e dell’Asia si stavano rendendo conto che
questa persona era un leader emergente straordinario. Era stato invitato a
diversi eventi della Samsung e della LG; aveva finito per reclutare molte delle
loro persone nello statuto (?), e queste sono persone molto in gamba.
Quindi
era un cambiamento enorme, cosa che non era mai stata fatta in Corea prima. I
business erano in rosso. Erano gestiti da persone che non avevano nessuna
nozione del business. La loro idea del business era essere sovvenzionati dal
Padre, che è fondamentalmente il sistema del comunismo. Non avevano nessuna
idea di cosa significhi competere in un libero mercato, cosa che Kook Jon aveva
già fatto con il suo business negli ultimi 20 anni, diventando una delle dieci
aziende più importanti nella sua industria con una compagnia che era in
bancarotta. Perciò conosceva la strategia, conosceva le competizioni del libero
mercato, come competere in quel mondo. Aveva creato una fondazione enorme, si
era già aperto la strada nei livelli massimi del governo, il dipartimento della
Difesa. L’attuale Vice Presidente ci appoggiava; era come avere il Vice
Presidente della Sicurezza Nazionale che veniva in nostro appoggio.
Dall'altro
lato, nel mondo religioso, avevamo fatto grandi progressi con la più grossa
organizzazione buddista; ci sono milioni e milioni di persone in questa
organizzazione. Il capo dei monaci è venuto nel nostro Santuario ed io lo andavo
a visitare spesso. Così anche nel mondo religioso stavamo già creando degli
agganci con tutti questi leader religiosi nazionali. Era un tempo in cui
interiormente ci stavamo liberando di tutta la corruzione, delle lobby, di
quelle piccole istituzioni, di tutti quei piccoli feudi che tutti quei leader
coreani avevano creato. Stavamo smantellando loro e il loro abuso dei membri
giapponesi. Stavamo smantellando tutto quel racket e quel sistema di
sfruttamento.
Il
Padre ci permetteva pienamente di farlo, ci dava tutte le approvazioni per
farlo, perché per ogni decisione importante andavamo da lui per ricevere
l’approvazione. Infatti il Padre doveva firmare per dare l’approvazione o no.
Dunque questo era un cambiamento enorme. Kook jon e io eravamo così fraternamente
uniti nella decisione che avremmo lavorato per liberare le persone dal pugno di
ferro di quei leader coreani che avevano creato questo sistema sopra di loro, e
poi, naturalmente, usavano il Padre come capro espiatorio per aver fatto
questo. Ma il Padre non era un micro-manager, faceva le cose ma poi benediceva
le persone perché le portassero avanti, e loro potevano creare le proprie cose;
lui non micro-gestiva tutto. Non era un maniaco del controllo di tutti i
dettagli. Quindi il risultato di quello che la chiesa era diventata erano tutti
questi piccoli feudi di blocchi coreani in competizione, di piccole
organizzazioni criminali che cercavano di rubare più che potevano e poi
facevano ricadere la colpa sul Padre o sulla sua famiglia come capro espiatorio,
in un modo o nell'altro.
Quindi,
fondamentalmente, quel racket veniva smantellato e il Padre ci dava
completamente il permesso di distruggerlo. In pratica, se la Madre fosse
rimasta nella sua posizione, se lei avesse innalzato il Padre e avesse capito
che i suoi figli stavano lavorando per la libertà delle persone, avrebbe avuto
un successo tremendo. Avrebbe avuto una vittoria straordinaria. Sarebbe stata
una donna straordinaria e sarebbe stata onorata come la Vera Madre, invece di
quello che è diventata ora.
Richard Panzer: Per me è molto
significativo il fatto che tu, Kook Jin Nim e Yeonah Nim volevate che la Madre
fosse vittoriosa.
Hyung Jin Nim: Sì, certamente!
Kook Jon aveva stabilito per lei la “Mission Foundation” in modo che lei
avrebbe avuto le risorse, che non avrebbe dovuto andare a elemosinare dalle
persone. Aveva circa mezzo miliardo di dollari, che praticamente ora sono tutti
andati perché in pratica lei è stata derubata dalle persone che dicono di
amarla: “Dammi 40 milioni di dollari, bla bla bla”. È andato, è praticamente
andato, da quello che sento. E potete vedere come cercano di strangolare sempre
di più i giapponesi.
Di
nuovo, se lei fosse rimasta nella sua posizione di oggetto e non avesse bramato
una posizione che non è sua, allora sarebbe stata glorificata, avrebbe
realizzato la perfezione di Eva. Questo è il tipo di tragedia: a causa della
sua sete di potere, lei è caduta e ha perso quella posizione, ha perso la
gloria che avrebbe potuto avere. Questo, però, non significa che la vittoria
del Padre è finita. Il regno arriverà; arriverà non attraverso la benedizione
ma la tribolazione, come ha profetizzato il Padre.
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