lunedì 22 giugno 2020

La sua speranza per la madre e la provvidenza in Asia

Intervista a Hyung Jin Moon, Secondo Re di Cheon Il Guk

La sua speranza per la madre e la provvidenza in Asia

Noi speravamo che la Madre sarebbe stata umile davanti al Padre e l’avrebbe innalzato. Se lei fosse come Madre Teresa, si farebbe umile davanti a Cristo e lo loderebbe e glorificherebbe e condividerebbe tutte le cose profonde e intime d’amore, tutti i profondi momenti di intimità che ha avuto con lui, tutti quei bei momenti accanto a lui che le sono stati donati; se lei avesse condiviso questo, se lo avesse innalzato come il suo salvatore, se l’avesse innalzato come il suo Messia, riconoscendo che lei è una peccatrice - come dice la Bibbia, siamo stracci sporchi davanti a Dio - ma poi attraverso Cristo, attraverso il Padre, è rinata, è stata fatta nuova, era una creatura nuova, avrebbe potuto stare nella sua posizione con il Padre. Se lei avesse fatto questo, sarebbe una Vera Madre; sarebbe una Madre che ha realizzato la perfezione della posizione di oggetto, che è la perfezione di Eva. La perfezione di Eva non è stare nella posizione di soggetto. Eva non è il soggetto. La perfezione di Eva è realizzare la perfezione del partner oggetto, che è elevare il soggetto, amare il soggetto più di chiunque altro. Se lei avesse fatto questo ci sarebbe stata gloria in tutto il mondo. Il mondo intero si sarebbe inchinato a lei.

Se lei avesse avuto questo spirito si sarebbe trovata direttamente dove eravamo Kook Jin Nim ed io perché quella era la nostra missione, quello era il nostro scopo; se lei fosse stata lì con noi, noi avevamo già fatto una fondazione enorme in Oriente, che non era mai stata creata prima. Kook Jon, ad esempio, aveva già incontrato gli attuali Presidenti del Giappone e della Corea prima che diventassero Presidenti. Aveva già aiutato numerosi membri dell’élite delle classi politiche e aveva lavorato con loro educandoli sulla “Strong Korea”. Era stato invitato a tutti quei grandi eventi a 5 stelle a parlare del motivo per cui la Corea deve essere una nazione forte. Era già stato ammesso dai top CDO tra i duecento principali gruppi imprenditoriali conglomerati della Corea; era stato messo sulla testata della rivista C.O. Per la prima volta nella storia tutti i nostri business erano redditizi. C’era un cambiamento enorme; tutte le persone più influenti della Corea e dell’Asia si stavano rendendo conto che questa persona era un leader emergente straordinario. Era stato invitato a diversi eventi della Samsung e della LG; aveva finito per reclutare molte delle loro persone nello statuto (?), e queste sono persone molto in gamba.

Quindi era un cambiamento enorme, cosa che non era mai stata fatta in Corea prima. I business erano in rosso. Erano gestiti da persone che non avevano nessuna nozione del business. La loro idea del business era essere sovvenzionati dal Padre, che è fondamentalmente il sistema del comunismo. Non avevano nessuna idea di cosa significhi competere in un libero mercato, cosa che Kook Jon aveva già fatto con il suo business negli ultimi 20 anni, diventando una delle dieci aziende più importanti nella sua industria con una compagnia che era in bancarotta. Perciò conosceva la strategia, conosceva le competizioni del libero mercato, come competere in quel mondo. Aveva creato una fondazione enorme, si era già aperto la strada nei livelli massimi del governo, il dipartimento della Difesa. L’attuale Vice Presidente ci appoggiava; era come avere il Vice Presidente della Sicurezza Nazionale che veniva in nostro appoggio.

Dall'altro lato, nel mondo religioso, avevamo fatto grandi progressi con la più grossa organizzazione buddista; ci sono milioni e milioni di persone in questa organizzazione. Il capo dei monaci è venuto nel nostro Santuario ed io lo andavo a visitare spesso. Così anche nel mondo religioso stavamo già creando degli agganci con tutti questi leader religiosi nazionali. Era un tempo in cui interiormente ci stavamo liberando di tutta la corruzione, delle lobby, di quelle piccole istituzioni, di tutti quei piccoli feudi che tutti quei leader coreani avevano creato. Stavamo smantellando loro e il loro abuso dei membri giapponesi. Stavamo smantellando tutto quel racket e quel sistema di sfruttamento.

Il Padre ci permetteva pienamente di farlo, ci dava tutte le approvazioni per farlo, perché per ogni decisione importante andavamo da lui per ricevere l’approvazione. Infatti il Padre doveva firmare per dare l’approvazione o no. Dunque questo era un cambiamento enorme. Kook jon e io eravamo così fraternamente uniti nella decisione che avremmo lavorato per liberare le persone dal pugno di ferro di quei leader coreani che avevano creato questo sistema sopra di loro, e poi, naturalmente, usavano il Padre come capro espiatorio per aver fatto questo. Ma il Padre non era un micro-manager, faceva le cose ma poi benediceva le persone perché le portassero avanti, e loro potevano creare le proprie cose; lui non micro-gestiva tutto. Non era un maniaco del controllo di tutti i dettagli. Quindi il risultato di quello che la chiesa era diventata erano tutti questi piccoli feudi di blocchi coreani in competizione, di piccole organizzazioni criminali che cercavano di rubare più che potevano e poi facevano ricadere la colpa sul Padre o sulla sua famiglia come capro espiatorio, in un modo o nell'altro.

Quindi, fondamentalmente, quel racket veniva smantellato e il Padre ci dava completamente il permesso di distruggerlo. In pratica, se la Madre fosse rimasta nella sua posizione, se lei avesse innalzato il Padre e avesse capito che i suoi figli stavano lavorando per la libertà delle persone, avrebbe avuto un successo tremendo. Avrebbe avuto una vittoria straordinaria. Sarebbe stata una donna straordinaria e sarebbe stata onorata come la Vera Madre, invece di quello che è diventata ora.

Richard Panzer: Per me è molto significativo il fatto che tu, Kook Jin Nim e Yeonah Nim volevate che la Madre fosse vittoriosa.

Hyung Jin Nim: Sì, certamente! Kook Jon aveva stabilito per lei la “Mission Foundation” in modo che lei avrebbe avuto le risorse, che non avrebbe dovuto andare a elemosinare dalle persone. Aveva circa mezzo miliardo di dollari, che praticamente ora sono tutti andati perché in pratica lei è stata derubata dalle persone che dicono di amarla: “Dammi 40 milioni di dollari, bla bla bla”. È andato, è praticamente andato, da quello che sento. E potete vedere come cercano di strangolare sempre di più i giapponesi.

Di nuovo, se lei fosse rimasta nella sua posizione di oggetto e non avesse bramato una posizione che non è sua, allora sarebbe stata glorificata, avrebbe realizzato la perfezione di Eva. Questo è il tipo di tragedia: a causa della sua sete di potere, lei è caduta e ha perso quella posizione, ha perso la gloria che avrebbe potuto avere. Questo, però, non significa che la vittoria del Padre è finita. Il regno arriverà; arriverà non attraverso la benedizione ma la tribolazione, come ha profetizzato il Padre.


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