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giovedì 28 novembre 2019

Il Regno di Dio e la Religione


The Kingdom of God, 13 marzo 2016
Part 2
Così, ritornando al passo di Matteo 6:31-33, Gesù è venuto - e anche al suo ritorno viene - non per costruire una religione. Tante volte parliamo di come è venuto per offrirci un rapporto con lui. E penso anche che a livello macrocosmico, egli è venuto per costruire veramente un regno. Pensate a tutta la storia della Bibbia. All’inizio Adamo ed Eva ricevettero la promessa di essere fecondi, moltiplicarsi e avere dominio sulla terra. Dominio è un termine ebraico che si riferisce al regno sovrano di un re. Quindi c’era un regno che era stato dato ad Adamo, e lui sarebbe stato il primo antenato, nonché il re. Poi il suo lignaggio sarebbe stato il lignaggio della famiglia di Dio. Ora questo per noi è difficile da capire perché la maggior parte di noi è cresciuta nel mondo occidentale e ci è stato insegnato a vedere i regni come malvagi; ci sono delle buone ragioni per dire così perché i regni della storia sono stati totalitari, sono stati socialisti, dittatoriali, concentrazioni di potere. Così in occidente è molto difficile per le persone capire l’idea di un regno perché noi non viviamo in un regno, non viviamo in un regno dove c’è qualche collegamento con un re.
[Hyung Jin Nim legge le definizioni di regno riportate su internet]. Il regno è un luogo o un territorio. In greco si dice basileia.  È interessante notare che questa parola è un nome femminile e deriva da basileus, che vuol dire re. Quindi il regno è come il partner oggetto, e il re è il partner soggetto. Il regno ruota attorno al re. Il regno ha un territorio, delle leggi, una costituzione, tutte queste cose. Ma il regno ha anche una cultura, ha una moralità che è riflessa nella cultura o è una proiezione della cultura del re, o dei desideri e delle aspirazioni del re. È molto difficile per noi capire questo, perché non siamo abituati a capire i regni. Il regno è centrato su un re. I regni sono centrati sui re, sulle famiglie, sulle successioni, sulle linee di sangue. Tanti di voi europei avete avuto dei regni in passato. Il regno è l’area su cui il re governa sovrano. Un regno necessita sempre di un re, come nel regno di Dio con il Re Gesù. Si riferisce specialmente al dominio di Cristo nel cuore dei credenti, un dominio che un giorno sarà universale sulla terra fisica.
Ho sentito un pastore parlare di questo, un pastore nero che ora è morto. Era un ambasciatore del suo governo, veniva dalle Bahamas. Lui portava inevitabilmente a delle conclusioni socialiste, con le quali ovviamente io non sono d’accordo, ma la sua tesi generale - e penso che il Principio sia d’accordo con questo - è che Gesù non è venuto a costruire una religione, è venuto a costruire il regno.
Ora, quando dite questo ai cristiani, è molto scioccante. Non è necessariamente scioccante per noi, ma quando chiedete ai comuni cristiani, agli evangelici, che cos’è il vangelo, normalmente nel cristianesimo il vangelo è la nascita, la crocifissione, la morte e la resurrezione di Cristo. Questo è il vangelo: “Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo figlio unigenito perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna” (Giov. 3:16). Poi parla anche della grazia di Dio. Ma questo pastore diceva: “Se guardate le parole di Gesù, non è in questo modo che lui si riferisce al vangelo. Gesù non si riferisce al vangelo come alla croce, alla morte e alla resurrezione. Infatti Gesù non ha mai predicato la croce, la morte o la resurrezione. L’ha insegnata ai suoi discepoli in privato, non l’ha mai predicata alle masse. Non l’ha mai predicata, neanche una volta. Non una volta nella Bibbia Gesù predica alle masse che morirà per il perdono dei peccati, che diventerà un riscatto sulla croce e che credendo in lui avremo la vita eterna. Non ha mai predicato questo.
Quando guardate la vostra Bibbia, vedete che Gesù non ha mai predicato questo vangelo. Questo vi mette nei guai; causa dei problemi nel mondo evangelico, dei veri problemi, perché per tanto tempo la tradizione è stata di insegnare il vangelo in quel modo. Ma Gesù cosa disse che era il suo vangelo? Euangelion, in greco significa buona notizia. Qual era la buona notizia di cui parlava Gesù? Innanzitutto disse: “Cercate prima il regno”.
Ecco un’immagine che rappresenta l’aspetto di un regno. È la visione eliocentrica di un territorio. Il re è la fonte di quel regno, è la ragione per cui quel regno è un determinato regno. Il re – Gesù, il Padre – è colui attorno al quale ruotano tutti gli altri oggetti. Questa è una visione importante, perché nel Principio Divino vediamo i disegni [9] di Dio, del marito e della moglie e dei figli, e specialmente del padre, della madre e dei figli; vediamo una figura. Così la maggior parte dei membri ha un rapporto con una figura. Ha una visione intellettuale, teologica o religiosa dei Veri Genitori, non una visione relazionale. È una visione religiosa, una visione dogmatica, ed è per questo che per loro è molto difficile vedere la verità.
E qual è la verità? Ecco perché non possono cancellare questo dalla storia, anche se cercano di farlo e di correggere il Padre trasformandolo in una sorta di guru indù. Perché il suo erede e successore, i suoi stessi figli sanno com’era la situazione nella famiglia del Messia. Noi sappiamo che tutto ruota attorno al sole. Infatti era molto chiaro, quando la Madre è stata benedetta con il Padre, che lei deve essere il suo oggetto, deve avere assoluta fede, amore e obbedienza, deve ruotare attorno a lui. Questa, infatti, era la ragione per cui tutti l’amavano, perché ci dicevano sempre che lei ha assoluta fede, amore e obbedienza. E questa è la ragione per cui anche noi dobbiamo avere amore, fede ed obbedienza assoluta, perché lo sta facendo nostra madre. Questa dunque è la visione eliocentrica del nostro rapporto con Cristo. Non è una visione religiosa. Ecco com’era veramente nella nostra famiglia. Il Padre mostrava dove si stava muovendo la provvidenza, e tutta la famiglia si muoveva in quella direzione. Tutta la famiglia della chiesa si muoveva in quella direzione. Ruotavano attorno a lui. Il motivo per cui non vogliono pubblicare tutti i video del Padre è perché è molto evidente e documentato che lui era il centro di tutto. E questo ha senso perché Cristo è il centro del suo regno.
La visione eliocentrica è diversa da questa immagine. Questo è quello che la Family Fraud sta insegnando adesso; stanno insegnando una forma di induismo. Questi sono Shiva e Parvati. Questa è la mascolinità di Dio e la femminilità di Dio espresse come Shiva e Parvati, o Rada e Krishna, o Visnù e Lakshmi. Pretendono che quello che stanno insegnando è nuovo, mentre in realtà è molto antico, ha più di ottomila anni. Questa idea del divino maschile e del divino femminile che scendono sulla terra come genitori divini ha ottomila anni. Il problema è che la gente non conosce molto bene le religioni.
Questo, dunque, è quello che stanno insegnando, ma in realtà la centralità di Cristo è il sole. Lui è il sole e il figlio dell’universo. Tutto ruota attorno a lui, perché Cristo non è venuto a creare una nuova religione dove adorate qualche divinità, è venuto a costruire un regno nel quale voi non diventate membri di una religione o seguaci di una chiesa, ma diventate suoi cittadini. Non è venuto per farci diventare i membri di un club, del rotary club o del club di una chiesa. Cristo è venuto a costruire il regno.
Un regno ha bisogno anche dei cittadini. La cosa interessante quando diventate un cittadino è che avete dei diritti. Se siete membri di una religione non avete nessun diritto. Tutto quello che dovete fare è placare la vostra divinità. Invece nel regno voi avete dei diritti che vi sono garantiti dal centro di quel regno. Sono diritti che persino il re deve rispettare. Non abbiamo sentito nel Principio Divino che Dio non poteva ritrattare il Suo principio? In un vero regno nemmeno il re può andare contro i principi che lui ha stabilito, proprio come Dio.
Matteo 10:5-7 5 Questi sono i dodici che Gesù inviò dopo aver dato loro questi ordini: «Non andate tra i gentili e non entrate in alcuna città dei Samaritani, 6ma andate piuttosto alle pecore perdute della casa d'Israele. 7Andate e predicate, dicendo: Il regno dei cieli è vicino».
Quando Gesù parla direttamente ai suoi discepoli, dice di non seguire le maniere dei Gentili, ma di andare dalle pecore perdute di Israele; dice di nuovo, andate a predicare annunciando cosa? “Il Regno dei cieli è vicino”. Andate a predicare il regno. Non è venuto a stabilire una nuova religione. Non è venuto a stabilire una nuova gerarchia. È venuto a costruire un regno.
Luca 4:42-43 42 Poi, fattosi giorno, egli uscì e andò in un luogo deserto. Ma le folle lo cercavano e lo raggiunsero; e lo trattenevano perché non andasse via da loro. 43 Ma egli disse loro: «Bisogna che io annunzi la buona novella del regno di Dio anche alle altre città, perché sono stato mandato per questo». 
Gesù dice che deve predicare il regno di Dio non solo ai discepoli ma anche ad altre città, perché è stato mandato per questo. Ora qual è normalmente la dottrina cristiana? Gesù è stato mandato per morire. Ma cosa dice Gesù con la sua stessa bocca? Che cosa ha detto Gesù sul motivo per cui è stato mandato? Ha detto: “Io vengo a predicare il regno di Dio!” Non ha detto: “Io vengo per morire per i vostri peccati”. Ha detto: “Il motivo per cui sono stato mandato è predicare il regno di Dio”. Questo è quello che dice Gesù. Questo è scritto nella vostra Bibbia. Eppure la teologia ci dice che Gesù è venuto per morire, mentre la vostra stessa Bibbia e Gesù con la sua stessa bocca dice in Luca: “Io sono stato mandato allo scopo di predicare il regno di Dio”. Questo susciterà dei problemi nella cristianità evangelica. Vi causerà dei problemi, se guardate la Scrittura e non la leggete, ma la interpretate. Lasciate che la Scrittura vi dica quello che sta dicendo invece di leggerla con i dogmi e le dottrine del Cattolicesimo e della religione. Non è affascinante? È la prova: Gesù stesso dice che non è qui per altre ragioni, è qui per predicare il regno di Dio. E ancora:
Matteo 4:23 E Gesù andava attorno per tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando il vangelo del regno e sanando ogni malattia e ogni infermità fra il popolo.
Gesù andava per tutta la Galilea predicando il vangelo del regno. Ma quando guardiamo il cristianesimo metodista, battista, pentecostale, i cristiani rinati, la chiesa riformata in Cristo, o qualunque cosa sia – che cos’è il vangelo? Il vangelo è la nascita, la crocifissione, la morte e la resurrezione di Gesù. Ma cosa dice la Bibbia, cosa dice veramente il vangelo? Dice che Gesù andava nelle sinagoghe insegnando e predicando il vangelo. Definisce il vangelo come il vangelo del regno. Gesù descriveva il vangelo, la buona novella, non come la croce e la resurrezione. La buona novella è il regno che deve venire. Questo dovrebbe scioccarvi se venite da uno sfondo cristiano. Quando i quattro vangeli parlano del vangelo non parlano della croce, della morte e della resurrezione, ma del vangelo del regno. Di nuovo:
Marco 1:14 14 Ora, dopo che Giovanni fu messo in prigione, Gesù venne in Galilea predicando il vangelo del regno di Dio e dicendo: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino. Ravvedetevi e credete nel vangelo». 
Dopo che Giovanni fu messo in prigione, Gesù venne in Galilea predicando il vangelo… Il vangelo di cosa? Il vangelo della croce? Il vangelo della resurrezione? Il vangelo del regno di Dio. E dicendo: “Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino. Ravvedetevi e credete nel vangelo”. Guardate qui. Questo è il vangelo. Che cos’è il vangelo? È il vangelo della croce? È il vangelo della resurrezione? Questa è la dottrina cristiana standard. Vi lapideranno in chiesa se dite questo! Dice che “predicava il vangelo del regno di Dio e diceva: il tempo è compiuto, e il regno di Dio è vicino, pentitevi e credete nel vangelo”. Gesù vi dice che cos’è il vangelo. È il regno di Dio. Il regno fu dato al primo Adamo. Il regno fu perduto quando Satana tentò Eva e poi tentò Adamo. Il regno sui cui essi avrebbero dovuto regnare, dominando la terra come sovrani, fu perduto. Tutto quello che viene dopo è il tentativo di restaurare il regno. Ogni cosa dopo questo, tutto il resto della Bibbia ha a che fare con il regno che sta arrivando. Infatti la Bibbia riguarda veramente il regno. Nella Bibbia si parla di guerra di sangue, di lotta della linea di sangue, di tutti questi tipi di cose; queste sono lotte fra regni. Il sangue di Satana e il sangue di Dio sono dei regni. Le guerre e tutte quelle cose, sono regni. Il regno che fu dato ad Adamo ed Eva, che fu perduto e che si cerca di riconquistare, è scritto nella vostra Bibbia. Non è interessante che il vangelo sia definito come il regno di Dio?
Matteo 9:35 Gesù andava attorno per tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando il vangelo del regno e curando ogni malattia e infermità.
Gesù andava attorno per tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe e predicando che cosa? Il vangelo della croce? Il vangelo della resurrezione? Il vangelo del regno. Il regno è il motivo per cui Gesù fu mandato! Questo conferma il Principio, dimostra che la croce non era la scelta primaria di Dio. Certo, è vero, Dio ha usato la croce nel suo scopo di redenzione, ma non era la sua prima scelta. È scritto nella vostra Bibbia. Io penso che nel libro del Principio Divino [10] non ci siano neanche tutte queste citazioni. La vostra stessa Bibbia dice che cos’è il vangelo! Si tratta di un regno.
Matteo 24:14 E questo vangelo del regno sarà predicato in tutto il mondo, in testimonianza a tutte le genti; allora verrà la fine.
“E questo vangelo del regno sarà predicato in tutto il mondo, in testimonianza a tutte le genti; e allora verrà la fine”. Ha detto questo vangelo della croce e della resurrezione? Ha detto di nuovo il vangelo del regno. Gesù è venuto a costruire il regno. Infatti, Gesù disse: “Ecco come dovete pregare: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il Tuo nome, venga il Tuo regno, sia fatta la Tua volontà come in cielo così in terra”.
Ora guardate questa preghiera, e vedete cosa dice la maggior parte della dottrina cristiana? Fate questo per la vita dell’aldilà, per il cielo. [si mette a cantare] “I am going to heaven… Com’è quella canzone? Swing low, sweet chariot, coming for to carry me home”. Non sto prendendo in giro il cristianesimo, perché i cristiani conoscono l’amore di Cristo; hanno completamente ragione ad amare Cristo come loro centro. Hanno ragione al 100%. Non li sto prendendo in giro. Sto indicando chiaramente che la Bibbia dice che si tratta del regno. Il vangelo è il regno. Gesù stesso lo dice nella sua preghiera, quando dice ai discepoli di pregare: “Venga il Tuo regno, sia fatta la Tua volontà, non solo in cielo ma sulla terra”. Si tratta di un regno che viene sulla terra, non siamo noi che andiamo in un regno in cielo; il vangelo è il regno che viene sulla terra. Ne parleremo più a fondo nelle prossime settimane; analizzeremo e approfondiremo diverse parabole che Gesù ha raccontato quando parlava del regno, ma le esamineremo da questa prospettiva e dalla prospettiva della Costituzione della Cheon Il Guk, perché questo è il modello del regno.
Infatti, solo attraverso questo - lo vedrete nelle prossime settimane mentre faremo questo studio - solo in quel tipo di terra le parole di Cristo si possono realizzare. Non si possono realizzare attraverso i regni del passato. Il regno millenario è diverso, e ci addentreremo in questo studio a partire dalla prossima settimana. Penso che per noi è importante capire questo. Penso che Dio ci sta muovendo in modo da poter affrontare veramente la realtà del Cristianesimo. Se abbiamo degli amici cristiani, affrontiamoli: “Un momento, guarda la tua Bibbia, guardiamo la Bibbia insieme. Non mi credi? Tu non devi credere a me. Guarda la tua Bibbia e guarda cosa dice. Cristo è venuto perché il regno doveva essere anche sulla terra. La Bibbia stessa nel vangelo lo dice, mostra chiaramente cosa dice il Principio Divino. Il primo corso di Dio non era la morte di Gesù. Gesù l’ha detto con la sua stessa bocca: “Io vengo a predicare il vangelo del regno; sono stato mandato per questo”.
Ci sono così tante cose, penso che dovremo fare molti studi su questo argomento. Ma terminerò con questo. Ricordate l’episodio in cui Gesù disse che, in tutta Gerusalemme non c’era una persona con una fede più grande? A chi si riferiva? Qualcuno se lo ricorda? Era il centurione, il soldato romano. Ricordate cosa disse a Gesù questo soldato? “Signore, il mio servo è ammalato, ho bisogno che tu lo guarisca”. E Gesù si offrì di aiutarlo dicendo: “Andrò a guarirlo. Portami da lui e lo guarirò”. E quest’uomo risponde: “No, Signore. Basta solo che tu dica una parola”. Poi prosegue: “Io sono un uomo sotto autorità”. Che cosa voleva dire? Voleva dire che era sotto l’autorità di Cesare. Cesare era a Roma, lontano migliaia di miglia, e questo centurione era in Palestina. Non vedeva Cesare. Ma quello che voleva dire è che Cesare non aveva bisogno di andare fisicamente da lui per fargli eseguire un ordine, ricordate? Il centurione disse: “Io dico alle mie truppe di andare e loro vanno. Dico loro di venire e loro vengono, perché io sono un uomo sotto autorità”. Ricordate? Poi disse a Gesù: “Dì soltanto una parola e sarà fatto”. Gesù si meravigliò di lui e disse: “In tutta la Giudea, non ho trovato un uomo con così tanta fede”.  Perché la fede di quest’uomo era più grande di quella delle altre persone che credevano in Gesù, che lo adoravano, che lo seguivano, che erano i suoi fans? Dicevano: “Oh, Gesù sta andando a predicare là. Dobbiamo andare; andiamo, andiamo”.
Perché Gesù disse che quell’uomo aveva la fede più grande? Quest’uomo capiva il regno. Capiva che nel regno, se Cesare dava un ordine, quell’ordine doveva essere eseguito. E Gesù pensò: “Ah, tu capisci di cosa sto parlando, capisci che sto parlando del regno”. Riflettete, questo soldato romano era un civile o  un funzionario del governo? Se siete un centurione, avete il controllo sulle truppe del governo. Siete un ufficiale del governo. Così quest’uomo si avvicinò a Gesù come al signore di un regno, si rivolse a lui come a qualcuno che capisce le dinamiche di un regno. Per questo poteva capire come mai bastava che Gesù dicesse solo una parola e sarebbe stato fatto.
Che cos’erano i miracoli? I miracoli che avvennero al tempo di Gesù erano solo degli eventi fantastici? I miracoli erano solo l’evidenza fantastica di Dio, l’evidenza del Suo potere, della Sua autorità? Che cos’erano realmente? I miracoli erano la prova di un regno più grande, di un governo più grande che può governare sui regni di questo mondo. La legge del mondo dice che se avete una malattia da cinquanta anni non potete guarire. Da quanti anni quella donna aveva problemi con delle perdite di sangue? Trent’anni? Tredici anni? Non ricordo esattamente. Gesù le disse: “Sei guarita”. [A un altro ammalato] disse: “Prendi il tuo letto e cammina”. I miracoli sono l’evidenza del potere di un regno più grande, dove Gesù è il re.
Non è interessante che quando Cristo fu condotto davanti al Sinedrio, non rispose alle loro domande? “Dunque tu affermi di essere il re dei Giudei, affermi di avere un regno? Che cos’è questo regno?” Ma Gesù non rispose. Poi lo portarono da Pilato che era un funzionario del governo, il funzionario di un regno e quando Pilato gli fece quella domanda, Gesù gli rispose. Gesù non rispose al tribunale religioso perché era il tribunale sbagliato. Non si trattava di una questione religiosa, ma di una questione politica, un problema del governo, una questione di regni. Una questione di regni che si stanno scontrando.  
La Bibbia dice molto chiaramente che il regno deve venire. Il regno deve venire sulla terra. Continueremo a parlare di questo. Oggi fermiamoci qui. La prossima settimana cominceremo a parlare delle parabole e di altre cose. Non è incredibile? Io trovo che è un modo incredibile di guardare la Scrittura, perché così facendo, possiamo capire perché tutta la concentrazione del Padre era sulla sovranità, sul regno, sulla regalità, su cercare di creare veramente un territorio sovrano. Questo è tutto biblico, è reale. È il vangelo, non è qualcosa di extrascolastico. È il vangelo, la buona novella del regno.   
Preghiera di Hyung Jin Nim:
“Padre ti ringraziamo, ti ringraziamo perché apri i nostri occhi. Padre, ci stai aprendo la strada per raggiungere il mondo della cristianità. Non abbiamo più a che fare solo con le persone in Egitto, che non vogliono uscire dall’Egitto, ma stiamo camminando verso la terra promessa.

Padre, sappiamo che dobbiamo andare insieme al popolo promesso, alle persone da te scelte, le persone che amano Gesù, il Tuo figlio Unigenito, che lo amano e costruiscono la loro vita attorno a lui come il Re, anche se non sanno perché lo stanno facendo, anche se vivono in democrazie, eppure devono adorare un re e si sentono in conflitto.
Padre tu stai aprendo la strada perché ora il Principio Divino possa penetrare nel cuore di quelli che sono pronti a ricevere il vangelo del regno.
Padre ti preghiamo che tu ci dia forza e saggezza, che lungo la sofferenza Tu ci dia perseveranza, pazienza, gioia e amore, che attraverso i doni dello Spirito e la presenza della Tua parola santa, potremo avere un rapporto più profondo con le Scritture, che andremo dai nostri fratelli cristiani, che studieremo profondamente le Scritture e ne usciremo trasformati, menti che sono rinnovate nel vangelo che Gesù predicò, il vangelo per cui fu mandato, il vangelo del regno di Dio.
Padre, che tempo incredibile in cui vivere, ora che la Costituzione del Regno della Cheon Il Guk è stata pubblicata!  Padre non sapevamo come mettere insieme i pezzi, ma ora possiamo vedere il collegamento, la vera descrizione di un regno fisico sulla terra il cui centro è la libertà, la responsabilità, la famiglia, il rapporto fra marito e moglie, l’amore. Un regno le cui leggi fisiche e spirituali ora sono state rilasciate nell’atmosfera e che si manifesteranno secondo il Tuo tempo.
Signore, fa’ che possiamo avere forza in questo tempo di tribolazione mentre il mondo vede giorni sempre più bui, che i nostri cuori possano essere ricolmi di una speranza sempre più grande mentre guardiamo in direzione del regno che sta arrivando. Grazie Dio. Rendiamo a Te la lode, la gloria e l’onore e Ti offriamo questi canti e i nostri cuori. Aju.

[9] Si riferisce ai disegni usati nel Principio Divino per rappresentare graficamente la base delle 4 posizioni: Dio, marito e moglie, e figli.
[10] Hyung Jin Nim si riferisce al IV capitolo del Principio Divino, l’insegnamento del Reverendo Moon, che parla dello scopo della venuta del Messia, dove sono riportate tante citazioni bibliche a sostegno del fatto che Gesù non era venuto per morire.

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