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giovedì 28 novembre 2019

Venga il Tuo Regno, il Giardino di Eden


Venga il Tuo Regno
Hyung Jin Moon, 20 marzo 2016
Parte 2
Abbiamo già parlato brevemente di questo, ma non abbiamo guardato la Scrittura. Per questo oggi ho voluto mostrarvi questo passo della Scrittura. È molto interessante. Ricordate, il centurione è un uomo che ha autorità su centinaia di truppe. È un funzionario del governo. È un romano, un pagano; non crede nemmeno in Jaweh, non crede nemmeno nel Dio degli ebrei, nel Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe. È un pagano. È molto importante tener presente questo, quando guardate questo episodio. Questo individuo non crede nel Giudaismo, né in Dio. Crede ad Ares, ad Era, a Zeus. Ecco in che cosa crede questa persona. Però crede in Gesù, così va da lui e gli dice: “Il mio servo giace a casa paralizzato e soffre terribilmente”. E Gesù gli risponde: “Verrò e lo curerò”.
È molto interessante. Questo tizio, quest’uomo autorevole, va dal Re. Gesù si offre di andare ad aiutarlo. È una cosa molto rara che Gesù si offra spontaneamente di andare ad aiutare qualcuno. Tante volte Gesù fuggiva dalla folla. Invece proprio lì, Gesù gli dice: “Verrò e lo curerò”. È interessante. Ma il centurione risponde: Io sono un subalterno etc. etc. Gesù ascolta quello che gli dice il centurione e guardate cosa fa! Rimane ammirato. Vuol dire che era stupito. Pensava: “Mio Dio, quest’uomo è incredibile!” Ecco cosa significa che si meravigliò di lui. E cosa dice? “Presso nessuno in Israele ho trovato una fede così grande!”
Ora, a chi sta dicendo questo? Lo dice a quelli che lo seguivano; lo dice ai suoi discepoli che lo seguivano; loro erano stati fedeli, erano perseguitati, lo seguivano da tutte le parti, vedevano i suoi miracoli, tutte queste cose. E Gesù dice di fronte a loro: “Presso nessuno in Israele ho trovato una fede così grande”. Sta dicendo che non ha mai visto una fede grande come quella. Non è interessante?
È molto importante capire questo, perché se capite che Gesù sta portando il vangelo del regno, capite che lui è un re di quel regno. Poi vede un altro uomo autorevole di un regno secolare, dell’impero romano, e cosa gli dice quest’uomo? “Io sono un subalterno”. Vuol dire che lui è sotto il comando di qualcuno. In questo caso è sotto il comando di Cesare, che è in Italia, è lontano da lì, a mille miglia di distanza dalla Palestina. Ma cosa dice quest’uomo? “Proprio come io dico a un soldato di venire, e lui viene, gli ordino di andare e lui va, se Cesare mi ordina di venire io vengo e se mi dice di andare io vado”. È un uomo sotto un’autorità, è nel governo; capisce come funziona un governo, un regno di questa terra.
Gesù gli sente dire questo e si meraviglia, perché chi è mai andato da lui e gli ha dato questo tipo di esempio? Chi gli ha espresso questo tipo di conoscenza competente di un regno, parlando con cognizione di come funziona un regno? Pensateci. Anche nel regno dei cieli, nella Cheon Il Guk [1], ci sarà un governo; non sarà grande, non sarà oltre il dieci per cento, ma ci sarà. Ci sono ancora dei funzionari, ma non è come l’impero romano che era fortemente centralizzato.  Gesù disse a quest’uomo che aveva la fede più grande di tutta Israele. Tu hai la fede più grande; tu capisci chi sono. Tu capisci che io non sono semplicemente un guaritore, non sono semplicemente un profeta, una figura religiosa nel deserto, come Giovanni Battista che mangia locuste e miele e impressiona con i suoi poteri spirituali. Io sono un re, e tu lo riconosci. Capite? Questo tizio è un funzionario del governo, è in un regno. E Gesù dice: “Tu, dall’alto della tua autorità, riconosci che la mia autorità è più grande”.
Questo è molto interessante. Dopo aver detto che quell’uomo ha la fede più grande, Gesù dice:
“Ora vi dico che molti verranno dall'oriente e dall'occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli, mentre i figli del regno saranno cacciati fuori nelle tenebre, ove sarà pianto e stridore di denti”.
Di cosa sta parlando? Se immaginate che tutte le leggi dell’universo saranno sospese quando arriverà la nuova Gerusalemme e vivete in questa terra di fantasia, in un Cristianesimo tipo Disneyland o in una religione tipo Disneyland, non avete nessuna idea di come interpretare queste parole. Come le capirete? Perché i figli del regno saranno cacciati fuori nelle tenebre, i figli del regno - notate - e ci sarà pianto e stridore di denti? Gesù non è forse venuto su questa terra? Non ha respirato l’aria? Non ha camminato sulla terra? Perché i figli del regno saranno cacciati nelle tenebre e ci sarà pianto e stridore di denti? Gesù ci sta mostrando qualcosa di molto importante.
In verità Socrate ha parlato di questo; Socrate, Platone e Aristotele erano tutti filosofi che osservavano i regni, i diversi sistemi di governo. Socrate ha parlato di questo e ha detto che nel giro di tre generazioni una nazione decadrà. Ha parlato della prima generazione che è stata pioniera di quella nazione, che ha costruito, ha iniziato l’infrastruttura; coltivano le fattorie, fanno il lavoro duro. Creano la fondazione. Poi arriva la seconda generazione. Questa vive in un’abbondanza maggiore della prima; diventano dottori, avvocati, professori etc., incaricano questa o quella persona di costruire monumenti, edifici. Ma quando si arriva alla terza generazione, i membri di questa generazione nascono nella ricchezza e nella prosperità e iniziano a decadere.
Non sanno neppure che gli edifici intorno a cui camminano e che vedono tutti i giorni sono stati costruiti dal duro lavoro dei loro nonni. Non hanno nessuna idea di dove sono venuti quegli edifici. Vogliono solo ricevere gratuitamente le cose dallo stato, perché questo è quello che ricevono dai loro genitori. Sono viziati. Così nel giro di tre generazioni una società inizierà a decadere, perché i figli non imparano a lavorare duramente, a scuoiare un cervo, a dissodare un campo. Non imparano più queste cose. Diventano decadenti, si abituano a ricevere tanta prosperità e la nazione inizia a decadere moralmente, strutturalmente, sociologicamente, sotto ogni aspetto.
Se capiamo che quando il regno è qui, nel mondo ci sono ancora le stesse dinamiche, possiamo capire questo. Nel regno uno dei pericoli più grandi sono le nuove generazioni, perché le nuove generazioni, essendo cresciute nella prosperità, diventano decadenti. Quante persone vivono in America? Avete visto come in America ogni generazione diventa sempre più decadente? Perché nascono nella ricchezza. Questa è una delle minacce più grandi perché vedrete ogni repubblica, ogni democrazia crollare nel socialismo. Ora ci sono generazioni di persone che ricevono gratuitamente le cose, la ricchezza e la prosperità, che sono attratte da filosofie come il marxismo, il socialismo, il comunismo etc. Alla fine queste persone causano la scomparsa di quella civiltà, non perché sono cattive, ma perché sono viziate. Anche nel regno questa è una delle minacce più grandi. È una minaccia perché ogni generazione nuova non ha combattuto per la libertà, non si è conquistata il tenore di vita che era stato costruito dai loro predecessori. Capite? Così pensano di averne diritto. Socrate ha scritto di questo.
Pensate a questo in termini di un regno dove c’è libertà e responsabilità proprio come nel Giardino di Eden. Le leggi sono minime. Dio ha dato una sola legge nel Giardino. Solo una. Immaginate se l’America avesse soltanto una legge! Ora abbiamo milioni di leggi. Avevamo pochissime leggi, e quello era il tempo in cui l’America prosperava, era molto morale e religiosa; la vostra reputazione era tutto. Non contava a quale magnate o a quale grosso imprenditore eravate collegati, contava la vostra reputazione, come servite gli altri, come vi prendete cura dei vostri pazienti, dei vostri clienti, studenti etc. È su questo che è stata costruita l’America.
Ma anche nel regno - poiché la Nuova Gerusalemme è il Giardino di Eden che ritorna sulla terra - anche nel regno ci sono le dinamiche delle nuove generazioni. Ecco perché la Costituzione della Cheon Il Guk  [1] è così importante, perché si può vedere che dovrete affrontare le future generazioni a livello locale. L’educazione non è a livello statale. Non è un sistema di educazione statale come nelle nazioni marxiste o comuniste. Le comunità locali hanno la responsabilità e la libertà di educare i loro figli ad essere morali, ad amare Dio, ad avere un comportamento retto, a lavorare duramente, a servire bene i loro pazienti e clienti, a imparare l’onore e la virtù.
Così cosa succede? Nel regno dei cieli questa dinamica deve essere affrontata a livello locale. Questa è la vera dinamica che succederà nel regno. I figli più giovani che sono viziati e si sentono in diritto prenderanno per buone le ideologie false del satanismo, del comunismo e del marxismo e cominceranno a pensare; possono persino iniziare delle rivoluzioni a livello locale per portare l’anarchia e il caos. Questo è possibile, non è vero? Succede nel mondo reale; è possibile. Ma quando questo succede, lo affrontiamo a livello locale, non a livello statale. È dal livello locale che trattiamo queste cose. È dal livello locale che discutiamo con quella generazione. Se diventano violenti, domiamo quella violenza a livello locale. E se seguiranno quella strada saranno cacciati nelle tenebre. Essi stessi lasceranno il regno, perché? Nel regno non c’è un’assistenza sociale federale. Non ci sono cose gratuite statali che piovono dal cielo del governo. Nel regno questo è illegale, è proibito, non è permesso. Raccogliete quello che seminate. Attingete dal lavoro della vostra giornata.
Così, quando capite il contesto della Cheon Il Guk, potete vedere che questa è la nostra responsabilità, educare i nostri figli a capire il valore del regno. Allevare i nostri figli a diventare delle persone in gamba, ad avere virtù, ad avere carattere. Non tutti sono perfetti. Gesù - ricordate - detestava le persone religiose più dei peccatori. Tutti peccano, tutti sono peccatori, ma nello stesso tempo perseguire la virtù significa che se peccate, vi rendete conto del vostro peccato, vi pentite e cambiate la vostra condotta malvagia. Diventate persone d’onore. Perseguite il bene, perseguite la radice del bene, che è Dio. Non cercate una religione con Dio, cercate un rapporto. Cercate un regno in cui vivere. E questo regno viene sulla terra. Come ha detto Kook Jin, è uno stile di vita che adottiamo, che abbiamo. L’autonomia, l’autodifesa, lavorare duramente, avere virtù, essere persone d’onore: queste cose sono fondamentali nel regno.
Voglio mostrarvi molto velocemente questo video che parla del regno di Dio.
[Narrazione in forma di dialogo del video “Heaven and Earth” della serie “the Bible Project]
Bible Project
Così nella Bibbia l’idea del cielo e della terra è un modo per parlare dello spazio di Dio e del nostro spazio.
Io capisco molto bene il nostro spazio: ci viviamo, ci sono alberi, fiumi, montagne; ma la mia comprensione dello spazio di Dio è un po’ confusa.
Quello che abbiamo nella Bibbia sono delle immagini che cercano di aiutarci a comprendere lo spazio di Dio, che per noi è essenzialmente inconcepibile.
Allora questi due tipi di spazio sono molto diversi.
Sì, hanno una natura diversa, ma è qui che la cosa si fa davvero interessante. Nella Bibbia questi spazi non sono sempre separati. Pensa al cielo e alla terra come a dimensioni diverse che si possono sovrapporre esattamente nello stesso spazio.
Noi parliamo tanto del fatto che una volta morti andremo in cielo, ma di questa idea del cielo e della terra che si sovrappongono non parliamo tanto.
E questo, in un certo senso, è assurdo perché l’unione del cielo e della terra è quello di cui tratta la storia della Bibbia; come una volta erano completamente uniti, poi si sono divisi e come Dio li sta portando di nuovo a unirsi.
Torniamo all’inizio, quando il cielo e la terra coincidevano completamente.
Sì, questa è la descrizione della Bibbia riguardo il Giardino di Eden. È un luogo dove Dio e l’umanità dimorano insieme perfettamente. Non c’è nessuna separazione e gli esseri umani si uniscono a Dio nel costruire un mondo prospero e bello.
Ma come umani, noi abbiamo voluto fare le cose in modo diverso. Abbiamo voluto escludere Dio e creare un mondo separato da Lui.
Sì. Così ora abbiamo questi due spazi e la Bibbia effettivamente usa tanti diversi tipi di parole e di frasi in riferimento a questi due spazi per fare una netta distinzione.
Ma tu hai detto che questi spazi possono sovrapporsi; spiegami come funziona.
Sì, qui è dove dobbiamo iniziare a parlare dei templi, perché nel mondo biblico si sperimenta la presenza di Dio andando in un tempio; è lì che il cielo e la terra si sovrappongono.
Nella Bibbia sono descritti due tipi di templi. Uno è il tabernacolo, praticamente una tenda, che fu costruito da Mosè. L’altro era questa costruzione imponente creata da Salomone.
Questi templi erano decorati con alberi da frutta, fiori, immagini di angeli ed ogni genere di oro e gioielli, etc. Queste cose avevano lo scopo di farvi sentire che state tornando nel Giardino. Al centro del tempio c’era un luogo chiamato il Santo dei Santi che era come il punto caldo della presenza di Dio. 
Ora possiamo di nuovo andare a stare con Dio.
Ma non così in fretta. Perché il tempio crea anche un problema; così lo spazio di Dio è colmo della Sua presenza e della Sua bontà, giustizia e bellezza, ma lo spazio umano è pieno di peccato e di ingiustizia, e della bruttura che ne deriva.
Allora come si sovrappongono questi due spazi se sono così diversi e in conflitto tra loro?
Questo fu risolto attraverso i sacrifici di animali.
Sì, è un po’ strano. Che cosa hanno a che fare con questo i sacrifici di animali?
L’idea è questa. I sacrifici di animali in qualche modo assorbono il peccato quando l’animale muore al tuo posto e crea, per così dire, uno spazio pulito dove ora tu sei libero di entrare nel tempio e di stare alla presenza di Dio.
Ah, così se io sono un israelita e vivo a Gerusalemme, potrei essere in grado di stare alla presenza di Dio. Ma tu hai detto che la storia della Bibbia riguarda il Cielo e la terra riuniti.
Giusto, perciò dobbiamo andare avanti nella storia fino ad arrivare a Gesù nel Nuovo Testamento. Nel Vangelo di Giovanni sentiamo questa affermazione che Dio si è fatto uomo in Gesù e ha dimorato in mezzo a noi. Questa parola dimorare è veramente curiosa; letteralmente significa: “Ha stabilito un tabernacolo in mezzo a noi”. Così quello che Giovanni afferma qui è che Gesù è un tempio. Ora lui è il luogo dove il cielo e la terra si sovrappongono.
La cosa interessante riguardo Gesù è che lui non sta in questo spazio sicuro e pulito. Corre di qua e di là, sta insieme ai peccatori, guarisce le persone dalle malattie e perdona i loro peccati. In pratica sta creando delle piccole sacche di cielo dove le persone possono stare alla presenza di Dio, ma lo fa in mezzo al mondo del peccato e della morte.
E continua a dire a tutti che il regno dei Cieli è vicino.
Ha persino detto ai suoi seguaci di pregare regolarmente che venga il regno di Dio e che sia fatta la Sua volontà qui sulla terra, così come in cielo.
Ma tante persone sono minacciate da Gesù e lo uccidono. Questo sembra rovinare tutto il piano di riunire il cielo e la terra.
Dobbiamo tornare indietro ad una scena precedente nella storia di Gesù, quando Giovanni Battista vede Gesù e dice: “Ecco l’agnello di Dio che toglie i peccati del mondo”.
Così non si parla di Gesù solo come di un tempio, ma anche come del sacrificio del tempio.
Sì. Ora la croce è il luogo dove Gesù assorbe il peccato per creare uno spazio pulito che non è limitato come i sacrifici degli animali. Il sacrificio di Gesù ha il potere di continuare a diffondersi sempre di più e riunire sempre di più il cielo e la terra.
Tutto ciò è veramente grandioso, ma lascia nella mia mente un grosso interrogativo, ossia cosa succede quando muoio? Volerò semplicemente verso lo spazio di Dio per essere con Gesù?
Sì. Alcune volte nel Nuovo Testamento apprendiamo che i cristiani saranno in cielo con Gesù dopo la loro morte, ma questo non è il punto focale del racconto biblico. Il punto focale è su come cielo e terra sono riuniti attraverso Gesù e un giorno si riuniranno completamente quando lui ritornerà. Così nel libro dell’Apocalisse abbiamo questa bella immagine del Giardino di Eden, ora nella forma di una città che viene per porre fine all’era del peccato e della morte redimendo tutta la storia umana in una nuova creazione. E lo spazio di Dio e lo spazio degli uomini coincidono nuovamente. [Fine del video]
Hyung Jin Nim: Non è bello? Questi giovani di Seattle sono incredibili, sono veramente incredibili; anche se non hanno definito il vangelo come il regno, hanno comunque messo fortemente l’accento su questo, in questo video. Perciò sono molto grato a loro per quello che producono. Lo potete vedere molto chiaramente: lo spazio di Dio è la Sua presenza, la Sua bontà, la Sua giustizia, la Sua bellezza. Lo spazio dell’uomo è il peccato, la bruttezza, l’ingiustizia, tutto questo genere di cose. Il Cristianesimo tradizionale ha detto che questo regno che Gesù sta costruendo è la chiesa. Così è nella nostra chiesa che sperimentiamo il regno, e man mano che costruiremo più chiese il regno si espanderà. Questo è quello che si insegna normalmente.
Tuttavia Gesù non parlava di costruire chiese su chiese. Lui stava costruendo un regno, un regno che a quel punto non aveva un vero territorio, ma aveva una cultura. Noi sappiamo che, anche se le chiese sono il regno e costruendo sempre più chiese questo dovrebbe espandere il regno, sappiamo per certo che nel regno ci sono ancora delle lotte, ci sono ancora dei disaccordi. C’è sempre la libertà e la responsabilità. Così, anche se vivete in un Cristianesimo di tipo Disneyland e credete che quando il regno arriverà tutti saranno perfetti e non ci saranno più conflitti, potete vedere che persino nelle vostre chiese c’è sempre la libertà e la responsabilità. C’è ancora il libero arbitrio; dovete lo stesso decidere di amare il vostro prossimo, dovete lo stesso decidere di andare d’accordo con una persona che non vi piace, etc.
Nel regno ci saranno libertà e responsabilità. È molto importante non avere una visione del Cristianesimo tipo Disneyland, ma costruire con Gesù il vero regno sulla terra, un regno di libertà e responsabilità; un regno di bontà, giustizia e onore; un regno di responsabilità e duro lavoro; un regno che rifugge la decadenza, che disprezza l’arrogarsi i diritti. Un regno che difende la libera associazione, la libera volontà, ma che rispetta anche le vostre promesse e i vostri contratti. Servire e amare il vostro prossimo, proteggere il prossimo, essere i custodi di vostro fratello, rispettare i frutti del vostro lavoro: tutte queste cose sono principi biblici che fanno parte del regno. È un regno in cui tutti vogliono dimorare.
L’America era la terra più simile al regno che le persone abbiano mai visto in passato. Era la terra delle opportunità. La Costituzione della Cheon Il Guk mostra molto chiaramente che la Cheon Il Guk sono gli Stati Uniti della Cheon Il Guk. Ci sono nazioni e stati diversi che si riuniscono insieme per la libertà e la responsabilità. Non controllo e tassazione, ma libertà e responsabilità. Un mondo che è libero, ma responsabile. Un mondo che capisce, anche attraverso la sua stessa costituzione, che i suoi diritti e la sua libertà vengono dal Creatore. Non si tratta di vivere in una terra cristiana di fantasia. Si tratta di stare con Gesù a costruire il regno. Andiamo all’ultimo passo della Scrittura di oggi e leggiamolo insieme:
Matteo 25:31-34 31 Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. 32 E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, 33 e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. 34 Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo.
Vi farò una domanda prima di passare ai nostri canti di lode e adorazione. Quando Gesù divide le pecore dalle capre, ci sono veramente due ideologie nel mondo, non è vero? Il totalitarismo, il comunismo, l’oligarchia e il fascismo sono la stessa cosa, lo stesso sistema. Poi ci sono le persone che perseguono la libertà e la responsabilità, come i nostri padri fondatori americani. Non era un regno, ma perseguivano la libertà e la responsabilità. Lasciate che vi faccia un’altra domanda. Quando Gesù ritornerà come il Re nel suo regno, pensate che sarà un comunista? Mi spiace dirlo, ma tante chiese cristiane insegnano Gesù presentandolo come un comunista. Se questo è vero, allora lui non è diverso da tutti gli altri re totalitari del passato, non è diverso da ogni re malvagio e scellerato. Distruggerà quel paese e il suo popolo. 
Nel mondo ci sono veramente due ideologie, quella del collettivismo e quella dei diritti individuali, della libertà e della responsabilità; così quando Gesù separerà le pecore dalle capre da quale parte pensate che starà? Non ha mai creato un governo per dare gratuitamente cibo a tutti. Ha insegnato ad ogni cristiano ad essere caritatevole e amorevole, ad aiutare i poveri e i bisognosi. Ogni cristiano, come individuo, ha questa responsabilità. Non ha insegnato il comunismo, ha insegnato la responsabilità individuale di servire, proteggere, essere il custode di vostro fratello, amare il vostro prossimo.  Capite? Da che parte staremo? È il lato delle pecore che sta con il re. Ricordate: Gesù e Dio sono uno. Che cosa diede Dio ad Adamo ed Eva? Diede loro il comunismo nel Giardino? Diede loro la libertà e la responsabilità, il libero arbitrio e la responsabilità. Tra le pecore e le capre, le pecore erediteranno il regno. Possiamo essere deboli, possiamo sembrare deboli; magari sembra che ci possono calpestare, ma quando le persone vere che sono libere e responsabili si uniscono insieme contro il male e la tirannia, vinciamo sempre! Perché Dio è dalla nostra parte.
[1] Cheon Il Guk è una parola coreana creata dal Rev. Sun Myung Moon per indicare il regno di Dio o la nazione celeste che deve essere stabilita sulla terra. L’11 ottobre 2015 Hyung Jin Moon ha pubblicato la Costituzione degli Stati Uniti della Cheon Il Guk, nel cui preambolo spiega: “Una vera nazione sovrana non esiste ancora in questo mondo ma è il tanto atteso culmine della fine dei tempi profetizzato nelle Scritture bibliche… Questa costituzione non è la costituzione di una chiesa o di un corpo religioso, ma è la costituzione per una futura e reale nazione sovrana, il frutto letterale della provvidenza di Dio.” Nei suoi sermoni, Hyung Jin Nim fa spesso riferimento agli articoli di questa Costituzione.

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